I verbali rivelano il dibattito sulla politica monetaria
I funzionari della Federal Reserve stanno attualmente valutando la necessità di un altro aumento dei tassi di interesse per raffreddare l’economia e affrontare le preoccupazioni sull’inflazione persistente. I verbali dell’ultima riunione della banca centrale fanno luce sulla discussione su questo argomento. I verbali diffusi dalla riunione del 31 ottobre-1 novembre affermano: “I partecipanti hanno notato che un ulteriore inasprimento della politica monetaria sarebbe opportuno se le informazioni in arrivo indicassero che i progressi verso l’obiettivo di inflazione del comitato erano insufficienti.”
Durante il loro recente incontro, i banchieri centrali hanno deciso di mantenere i tassi di interesse nell’intervallo compreso tra il 5,25 e il 5,5%, concedendo più tempo per valutare l’impatto dei precedenti aggiustamenti dei tassi sulla domanda. Sebbene i politici della Fed avessero inizialmente previsto un ulteriore aumento dei tassi nel 2023, le aspettative di mercato suggeriscono che i tassi rimarranno invariati alla prossima riunione di dicembre. L’attenzione si è ora spostata nel determinare se e quando i tassi di interesse verranno abbassati.
Previsioni e indizi futuri dal presidente della Fed Powell
La tempistica dei tagli dei tassi è incerta, anche se i politici avevano precedentemente previsto la possibilità di ridurre i tassi prima della fine del 2024. Tutti gli occhi sono ora puntati sulle osservazioni del presidente Jerome H. Powell, poiché potrebbero fornire preziosi spunti sul percorso da seguire. Gli indicatori di mercato attualmente implicano che Wall Street anticipi i tagli dei tassi di interesse entro la prima metà del 2024. Tuttavia, se le proiezioni economiche di dicembre suggeriscono un ritardo più lungo prima delle riduzioni dei tassi, o se il presidente Powell suggerisce la possibilità di aumenti dei tassi nel prossimo anno, ulteriori le azioni possono rimanere una possibilità.
“Non toglierei dal tavolo un ulteriore rafforzamento”, ha dichiarato Susan Collins, presidente della Federal Reserve Bank di Boston, durante una recente intervista alla CNBC.
I funzionari della Fed si trovano a gestire un delicato equilibrio tra il raffreddamento dell’economia sufficiente a combattere l’inflazione e l’evitare un inasprimento eccessivo che potrebbe innescare una grave recessione. Sebbene l’indice dei prezzi al consumo abbia registrato un calo al 3,2% in ottobre rispetto al picco di oltre il 9% nell’estate del 2022, persistono preoccupazioni sulle sfide legate alla completa stabilizzazione dell’inflazione.
Per valutare la probabilità che l’inflazione raggiunga l’obiettivo desiderato del 2% in modo tempestivo, i funzionari della Fed si affidano all’indice delle spese per consumi personali, che viene pubblicato con un ritardo. Continuano a monitorare da vicino la forza del mercato del lavoro e le condizioni economiche generali. Anche se le assunzioni sono proseguite in ottobre, il ritmo è rallentato in modo significativo, con l’aggiunta di soli 150.000 nuovi lavoratori e la revisione al ribasso dei dati precedenti.